Volcano Trail 2012: Debora Cardone e Mikhail Mamleev i piu’ veloci sull’Etna.
Di Giorgio Pesenti
Etna Sud rifugio Sapienza – Antipasto della quarta tappa, la gara dei piccoli, con 5 mini trailers che si sono divertiti un sacco correndo il mini trail dell’Etna sud, il cui percorso e’ stato tracciato dall’organizzatore del Trail Blanc di Serre Chevalier, Patrik.
I corridori in erba hanno emulato i top runner, hanno dovuto annaspare in molti tratti innevati e poi tra la lava hanno fatto delle evoluzioni aeree da esperti professionisti del running. Il primo a ricevere gli applausi e’ stato Rolfo Andrea primogenito di Debora e Roberto.
E passiamo alla cronaca della gara dei grandi.
Dopo le operazioni di rifornimento delle nostre scorte energetiche, eccoci saliti sul nostro bus, il mezzo di trasporto arranca sulla pendenza dei tornanti che da Zafferana Etnea ci conduce al rifugio Sapienza. A fianco dell’impianto di risalita della zona del Sapienza alle 11.00 c’è stato il lancio-start dei trailers verso quota 2900. Per volere di Zeus, e per nostra immensa fortuna, il percorso di questa tappa è stato quello programmato, 16 i km da affrontare per un dislivello complessivo di 2000 metri. Tappa tutta in alta quota, la salita ai 2900 dell’Etna si è svolta sulla pista carrozzabile, ma ragazzi che esperienza lunare! Per alcuni tratti è stato impressionante correre in mezzo ad una muraglia di neve alta diversi metri e poi che divertimento saltare i tanti ruscelli di acqua che scendevano copiosamente a valle. Sull’Etna c’è stata una giornata con un sole caldissimo, la temperatura era propriamente estiva. Scollinati, è iniziato lo sballo puro! Il primo tratto di discesa verso la valle del Bove è stato affrontato sulla neve, il manto bianco, nonostante la temperatura estiva, era ancora compatto e si scendeva ad areoplanino, poi un traversino di neve ghiacciata attrezzato con corde fisse ci ha spalancato le porte sull’attesissima e ripidissima discesa sulla lava morbidosa della valle del Bove, in questa fase di gara ci siamo divertiti come bambini, ad ogni passo era un continuo atterraggio e decollo dei nostri piedi, si può dire anche che correvamo sulle caramelle morositas ( nere e morbidose, appunto come la lava della valle del Bove ). Che peccato aver consumato questo running-gioco nel giro di pochi minuti!
E si cari lettori, tutto da rifare sicuramente, l’anno prossimo!
Poi in fondo a questa valle, (è davvero un patrimonio della natura da salvaguardare con il massimo rispetto e cura), abbiamo aggirato alcuni crateri e siamo arrivati al traguardo. Chissa perché le cose belle finiscono in fretta…